Inserito da titolare da Juric al posto di Zapata e Sanabria, la partita di Pellegri ha evidenziato buone cose
Una brutta, pesante sconfitta quella subita dal Torino contro l’Inter. È un Toro che non sa più vincere, a cui manca la vittoria addirittura da 5 turni. I ragazzi di Juric sono stati in partita per i primi 50 minuti, meritando anche un gol nella parte finale del primo tempo, ma l’infortunio di Schuurs sembra aver tolto concentrazione e sicurezza alla squadra, che nella restante parte di gara quasi mai è riuscita a superare la linea di centrocampo, venendo chiusa sempre più dai nerazzurri. Prosegue, inoltre, l’incredibile sfortuna di una squadra che fin qui mai si è presentata in campionato con l’organico al completo, considerati i tanti infortuni. Vojvoda, Djidji, Zima e Buongiorno prima, Sazonov poi e, infine, Zapata, Schuurs e Tameze. In particolare l’attaccante colombiano ha alzato bandiera bianca alla vigilia della sfida per un trauma elongativo al retto femorale sinistro, e con Sanabria tornato molto tardi dal Sudamerica Juric ha scelto Pellegri come punta centrale. Una partita, la prima da titolare in stagione, che ha messo in luce buone qualità del centravanti scuola Genoa, che pur non avendo trovato la rete – cosa difficile per tutti i componenti della rosa di questi tempi – ha legato bene il gioco.
Pellegri, oltre alle qualità serve anche la continuità
Quando si parla di Pietro Pellegri il discorso è sempre lo stesso: se riuscisse ad avere continuità, senza i vari problemi fisici e muscolari, potrebbe davvero dire la sua in un contesto come quello granata. L’attaccante, infatti, anche contro una difesa molto rocciosa ed esperta come quella dell’Inter, da solo, è riuscito a far bene con sponde, passaggi interessanti per aprire il gioco e movimenti che hanno permesso ai compagni più arretrati di inserirsi in area. L’ex Milan ha avuto anche un’importante occasione, al minuto 43, quando su un bel cross di Bellanova è riuscito a sovrastare Pavard colpendo di testa un pallone pericoloso per Sommer, che però è riuscito a bloccarlo. Buoni spunti, dunque, da colui che effettivamente è il vero e proprio sostituto di Zapata. Con un Sanabria da ritrovare, e in attesa di un eventuale modifica all’attacco, Pietro Pellegri può davvero diventare una risorsa per Juric e per il Torino.
credo ci sia un errore: intendete forse buoni sputi. nel senso che ha corso e sputato in campo. si sono viste buone cose: i tatuaggi, l’insolenza e l’inutilità alla causa. Rinnovo e titolarità meritatissimi. Avanti cosí.
Per arrivare ai livelli di zaza deve almeno far attecchire un minimo di alopecia.
Piacevolmente sorpreso dal fatto che ha evitato di mandare a quel paese i compagni, come fatto in passato e sì che ieri tra Seck e Lazaro avrebbe avuto più di un motivo (ma possibile che non ci siano esercizi che possano insegnare a Seck come dosare la forza dei passaggi?… Leggi il resto »
Tipo singo…
Questione di piede sensibile ed “educato”. O è una sua dote oppure nemmeno su Amazon.
Meglio cederlo a gennaio, si fa prima